3.02_Madonna del Fuoco di Forlì

Madonna del Fuoco di Forlì

Xilografia impressa su carta tra la fine del XIV e gli inizi del XV, la più antica che si conosca in Italia.

 

[1] Secondo quanto narrato da Giovanni di Mastro Pedrino nella sua Cronica [2] nella notte tra il 4 e il 5 febbraio 1428, a Forlì, un incendio distrusse una scuola lasciando intatti solo i muri e un’immagine in carta della Madonna. Questa, ritenuta miracolosa, fu trasportata in cattedrale la domenica seguente. Il 20 ottobre 1636 venne inaugurata, per la Madonna del Fuoco, una grande cappella; divenuta poi patrona della città e della diocesi di Forlì, fu oggetto di culto e devozione per molti secoli: ancora oggi l’immagine è conservata nel duomo cittadino.

La Madonna del Fuoco di Forlì è una xilografia impressa su carta tra la fine del XIV e gli inizi del XV, la più antica che si conosca in Italia [3]. Secondo Sergio Fabbri [4] la sua nascita va attribuita per affinità stilistica al maestro Michele di Matteo, attivo a Bologna tra 1410 e 1469, oltre che a Venezia e Siena. La composizione ricalca lo schema del polittico gotico, con al centro la Vergine che tiene in braccio il Bambino sul proprio fianco destro, mentre intorno, all’interno di scomparti delimitati da colonne tortili, sono rappresentate scene tratte dal Vangelo (l’Annunciazione e la Crocifissione), coppie di Santi e Martiri, gli Apostoli, Santa Dorotea e forse la Vergine. Al centro la Madonna, coronata, ha alle proprie spalle il sole e la luna antropomorfizzati. Sovente si assiste ad una commistione iconografica tra la Madonna del Fuoco di Forlì e l’omonima Madonna di Faenza.

 

[1] Sulla Madonna del Fuoco di Forlì: S.Fabbri, La Madonna del Fuoco di Forlì fra storia, arte e devozione, Cesena, 2003

[2] S.Fabbri, La Madonna del fuoco di Forlì…, p.15 nota 1: Giovanni di Mastro Pedrino, Cronica, I (1411-1436), II (1437-1464)

[3] B.Venturi, Edicole e immagini devozionali tra realtà storia e tradizione, (a cura di) E.Morigi, B.Venturi, Edicole devozionali del territorio ravennate.
Comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Ravenna e Russi, Longo Editore, Ravenna 2004, p.38

[4] S.Fabbri, La Madonna del Fuoco, cit., pp.13-50

 

Ilaria Danesi