3.09_Vergine Immacolata

Vergine Immacolata

Esistono diverse varianti iconografiche dell’Immacolata, riconducibili a culti differenti.

[1] Esistono diverse varianti iconografiche dell’Immacolata, riconducibili a culti differenti. Tra le più diffuse, quelle dell’Immacolata Concezione, della Madonna della Medaglia Miracolosa e della Vergine di Lourdes, spesso difficilmente distinguibili l’una dall’altra a causa delle contaminazioni reciproche, tutti riconducibili al culto dell’Immacolata.

Fu il pittore spagnolo Francisco Pacheco del Rio a codificare nel Seicento gli attributi iconografici dell’Immacolata, precedentemente rappresentata nell’atto di calpestare il serpente dell’Eden: la Vergine Immacolata è una giovinetta vestita di bianco, coperta da un manto azzurro e con la vita cinta da un cordone francescano a tre nodi, le mani sul petto o giunte in preghiera, il capo cinto da una corona di dodici stelle e sotto i piedi la falce lunare con le punte rivolte verso il basso , simbolo di castità.[2]  Oggigiorno si assiste ad un prevalere della versione iconografica di Lourdes, estrapolata dalle descrizione di Santa Bernadette Soubirous. Come è noto, nel 1858 (11 febbraio – 16 luglio) la Vergine apparve ripetutamente a Bernadette in una grotta, a Lourdes, con queste sembianze: “una veste bianca chiusa da un nastro azzurro, un velo bianco sulla testa e una rosa gialla su ogni piede... un rosario in mano”[3].

Viene rappresentata con le mani giunte in preghiera, così come la vide vestita Bernadette, e la sua diffusione iconografica si accompagna a quella del culto, indubbiamente tra i più sentiti a livello popolare. Sicuramente più riconoscibile la Madonna della Medaglia Miracolosa, che stando alla leggenda il 27 novembre 1830 apparve a Santa Caterina Laboure nella Cappella di Rue du Bac, a Parigi, e le diede il compito di far coniare una medaglia che indossata avrebbe elargito al portatore grandi grazie. La medaglia presenta da un lato l’immagine della Madonna con il capo circondato da dodici stelle, le braccia aperte verso il basso e i palmi, da cui escono fasci di luce, rivolte al riguardante. Il serpente è ai piedi della Vergine mentre sul bordo della medaglia è riportata questa invocazione: ‘ O Maria concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi”. Sul retro, circondato da dodici stelle, sono impresse la lettera M sormontata da una croce e due cuori, uno circondato di spine e l’altro trafitto da una spada. Come detto, spesso si assiste ad una commistione tra le tre figure, benché l’immagine più diffusa rimanga quella di Lourdes, nei casi più eclatanti raffigurata all’interno di una struttura architettonica che riprende la grotta della visione.

 

[1] Sulla Vergine Immacolata e sue derivazioni iconografiche: R.Laurentin, Maria, chiave del mistero cristiano: la più vicina agli uomini perché la più vicina a Dio, Cinisello Balsamo 1996; Breve storia della Beata Vergine Immacolata di Lourdes: con lode e litanie proprie, Vercelli 1889; Storia di Nostra Signora di Lourdes, narrata ai suoi devoti, Firenze 1890; R.Laurentin, Lourdes. Cronaca di un mistero, Milano 1996; P.Guida, Caterina Laboure e le apparizioni della Vergine alla Rue du Bac: per una rilettura del messaggio della Medaglia Miracolosa, Cinisello Balsamo, 1997

[2] J.Hall, Dizionario dei soggetti e dei simboli dell’arte, Longanesi, 2007

[3] R.Laurentin, Lourdes. Cronaca di un…, cit., p.78

 

Ilaria Danesi