Alfonsine, Riserva naturale speciale

Alfonsine, Riserva naturale speciale

Gestita dal Comune di Alfonsine in collaborazione con la Cooperativa Atlantide.

 

La Riserva naturale speciale di Alfonsine è una piccola riserva regionale, dell'estensione di circa 12 ettari, istituita ai sensi della L.R. n.11/88 dalla Regione Emilia Romagna nel 1990 e gestita dal Comune di Alfonsine in collaborazione con la Cooperativa Atlantide. Si compone di tre stazioni, che offrono rifugio a numerose specie animali e vegetali e testimoniano il paesaggio che un tempo caratterizzava la bassa pianura ravennate.

Prima stazione: Stagno della Fornace Violani.
Lo stagno era, fino a circa 30 anni fa, una cava di argilla. In seguito alla cessazione dell’attività estrattiva, nella cava si è formato un ambiente umido alimentato dalla falda freatica, con una profondità media di 2,5 metri e una massima di 7-10 metri. Qui si è formato uno stagno perenne, di circa 4,7 ettari, con una fascia di giuncheto e canneto lungo la sponda settentrionale, sormontato da una fascia boscata. La parte che rimane emersa ospita una boscaglia di arbusti, pioppi e salici, (salice bianco, pioppo bianco, pioppo nero, sambuco, prugnolo, biancospino, evonimo), dove nidificano specie interessanti di uccelli come il pendolino e il rigogolo. L'area ospita e tutela una popolazione significativa di testuggine palustre, rettile acquatico ormai raro e simbolo stesso della riserva.

Seconda stazione: Boschetto dei Tre Canali.
Un vero e proprio triangolo di verde stretto all'incrocio dei canali Tratturo, Arginello e Canalina. Si tratta di un piccolo bosco igrofilo di 1,2 ettari, di pioppo bianco, salice bianco, ontano nero e frassino ossifillo. Tale boschetto golenale viene sommerso durante le piene, e a causa della scarsa permeabilità del terreno l'acqua tende a ristagnarvi a lungo, favorendo il canneto; vi fioriscono iris gialli e l'euforbia palustre e la protetta campanella maggiore, con anche alcuni maestosi esemplari di farnia. Di recente nel bosco si è insediata una piccola garzaia ove nidificano assieme garzetta, nitticora e airone cenerino.

Terza stazione: Fascia boscata del Canale dei Mulini.
L'area più estesa, di circa 5,5 ettari: tra una chiusa ottocentesca e il fiume Reno, si estende lungo il tratto terminale di un canale dismesso. L’inutilizzo del canale, a partire dagli anni '70, e il conseguente abbandono dell’alveo, hanno permesso lo sviluppo di una stretta fascia di bosco igrofilo di salice bianco e pioppo bianco, anche con piante di notevoli dimensioni, associate ad alberi pioppo nero, farnia, acero campestre, olmo campestre con sottobosco di sambuco, prugnolo, biancospino, sanguinello. Il tratto più asciutto a primavera è impreziosito dalla presenza di alcune varietà di orchidee selvatiche.  Vi nidificano il gufo comune e il picchio rosso maggiore e vi si trova una importantissima colonia riproduttiva di ferro di cavallo maggiore.

In ogni stazione sono praticabili sentieri che danno modo di entrare in contatto con una natura molto varia e particolare. E' possibile praticare bird watching nelle strutture predisposte. Le tre stazioni distano dai 2 agli 8 km rispetto al centro città. Contattare il centro visita Casa Monti per info sugli accessi. Sono facilmente raggiungibili in auto o in bicicletta, ma non dispongono di strutture o percorsi agevolati per disabili. Accessibile solo con visita guidata gratuita.

Orari: da martedì a venerdì, ore 9.00-13.00, giorno di chiusura: lunedì.
Terzo sabato e terza domenica del mese, ore 9.00-13.00 / 14.00-18.00
Sabato, domenica e festivi aperto su prenotazione
Per il mese di agosto si consiglia di verificare l'apertura contattando il centro visita.

Contatti: Centro di Educazione Ambientale, Casa Monti - Ufficio Informazioni
Via Passetto, 3 - Alfonsine (Ra)  tel. 0544 869808, fax: 0544 869808, e-mail: casamonti@atlantide.net

 

(Fonti: www.romagnadeste.it, alfonsinemonamour.racine.ra.it)