Bartolotti Maria

Bartolotti Maria

Fusignano 25 marzo 1923 - Ravenna 6 dicembre 1972

 

Nata a Fusignano il 25 marzo 1923 e morta a Ravenna il 6 dicembre 1972 rappresenta una figura esemplare della Resistenza “al femminile” che caratterizzò la Bassa Romagna. Organizzò anche attività di protesta e sciopero tra le mondine nelle risaie, nonostante l'azione di intimidazione fascista.

Sin dai primi giorni successivi all'armistizio dell'8 settembre 1943 entrò a far parte della Resistenza col fidanzato Terzo Lori all’interno delle SAP (Squadre di Azione Patriottica) operanti nel ravennate con il nome di battaglia di "Piera" e con altre numerose donne aveva costituito una efficiente rete aggregata ai partigiani guidati da “Bulow” (Arrigo Boldrini). Nemmeno la morte di Lori, caduto in combattimento contro i nazifascisti nell'aprile del 1944, la fece venir meno al suo generoso impegno. Con la formazione della 28ª Brigata Garibaldi “Mario Gordini” aggregata al Gruppo di Combattimento “Cremona” all'inizio del 1945 Maria ad Giazòl continuò ad operare sul fronte in ausilio ai partigiani combattenti sino alla Liberazione.

Dopo la Liberazione Maria Bartolotti, che ha continuato nel ravennate a testimoniare e a tenere alti i valori della Resistenza è stata decorata di Medaglia d’Argento al valor militare con questa motivazione: “Giovane donna in possesso di elevati sentimenti di amor di Patria entrava nelle file della Resistenza portandovi entusiasmo, fede, spirito di sacrificio e dedicandosi con ardore e capacità all'organizzazione e rafforzamento delle formazioni partigiane. Con alto senso di iniziativa e di responsabilità e con grande capacità, istruiva e guidava un nucleo di giovani staffette che seppero ottenere, al momento dell'impiego, lusinghieri risultati. Spiccata figura di partigiana, alla determinazione e alle qualità di combattente, sapeva unire squisita sensibilità, dando ai commilitoni con il suo esempio grande conforto e forza d'animo. In venti mesi di ininterrotta attività offriva costante, alto contributo alla lotta di liberazione per la Patria.”

A suo nome è stata intitolata la Scuola primaria di Savarna, frazione del comune di Ravenna, sua località di residenza.

 

Bibliografia

“Azione operaia, contadina, di massa”, Luciano Bergonzini, in “L'Emilia Romagna nella guerra di liberazione”, Di Donato, Bari, 1975-1976

“Le Donne ravennati nell'antifascismo e nella Resistenza: dalle prime lotte sociali alla Costituzione della Repubblica”, Gianfranco Casadio - Jone Fenati, Edizioni del Girasole, Ravenna. 1977

“Diario di Bulow”, Arrigo Boldrini, Vangelista, Ravenna, 1985