Borondo Gonzalo

Borondo Gonzalo

Valladolid (Spagna) 1989

È fra i più apprezzati artisti di strada europei grazie alla capacità di trasferire sul muro il suo talento pittorico. Nato a Valladolid nel 1989, presto si trasferisce a Segovia, dove trascorre l’infanzia. Figlio di uno psichiatra e restauratore di arte religiosa, inizia da bambino a disegnare. Il sacro, il comportamento umano e la fragilità della psiche influenzano il suo pensiero e, insieme con l’elemento naturale, sono rielaborati attraverso la pittura. Nel 2003 si è trasferisce a Madrid per studiare prima in un liceo artistico e poi presso l’Accademia di Belle Arti; qui comincia a praticare la street art, che diventa il suo luogo di espressione privilegiato.

Nel 2005 a Madrid incontra il suo vero maestro, il pittore José Garcìa Herranz, nella cui bottega impara ad utilizzare varie tecniche e comprende definitivamente che il suo linguaggio preferito è la street art. Herranz lo porta a raggiungere la piena consapevolezza artistica di sé mediante la sperimentazione di diverse tecniche e l’approfondimento dei grandi maestri del passato.

Espone per la prima volta a Palazzo Segovia all’età di 17 anni, l’anno dopo entra a far parte del collettivo Trauma. Nel 2010 partecipa a un festival artistico pubblico a Istanbul e inizia a occuparsi di pareti di grandi dimensioni. Da allora ha realizzato numerose opere in tutto il mondo, installazioni urbane e interventi murali.

Nel 2011, grazie al programma Erasmus, giunge a Roma per frequentare l’Accademia di Belle Arti, rimanendo profondamente legato alla città che successivamente lo consacrerà quale protagonista assoluto della scena locale e internazionale dell’arte urbana. Attraverso il linguaggio del corpo Borondo manifesta tratti caratteristici della condizione umana, come la solitudine, la malinconia, l’angoscia, la speranza, l’esperienza del tempo e quella dello spazio, il tutto mediante un tratto pittorico straripante, dove i rulli sostituiscono i pennelli nella sovrapposizione di tracce, chiazze e colature. Si fa conoscere per le strade di Roma anche attraverso lavori realizzati con la tecnica del glass scratching, modalità diventata uno dei tratti distintivi del suo linguaggio artistico e che consiste nel coprire pannelli in vetro con vernice bianca per poi raschiarne con spazzole e punteruoli la superficie.

Alcuni dei principali appuntamenti internazionali a cui ha preso parte sono Outdoor festival (Roma, 2012), Oltre il muro (Sapri, 2013), Nuart Festival (Stavanger, Norvegia, 2014), Life is Beutiful Festival (Las Vegas, 2014). Molti sono i lavori portati a termine negli spazi pubblici di tutta Europa, da Londra a Madrid, da Parigi a Roma.

Dal 2011 vive a Roma, almeno quando non è impegnato in giro per il mondo a lasciare il segno.

 

Bibliografia:

Borondo, Gonzalo, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 15 marzo 2011

Roberto Roverselli, Borondo, l'arte contro l'indifferenza latente, su caffebook.it, 23 ottobre 2017

Duccio Dogheria, Street Art, Giunti Editore, Milano, 2015