Confraternita della Madonna della Cintura, Lugo

Lugo, Confraternita della Madonna della Cintura

borgo Cento, zona Trebbo, impegnata in opere pie.

 

 

L’aumento demografico nel borgo Cento innestò la necessità di costruire una nuova chiesa in quella località detto il Trivio o Trebbo, luogo di raccolta e di affari oltre che di scambi. La data di inizio costruzione della nuova chiesa oscilla tra il 1335 ed il 1340 ed "ella venne consacrata a Santa Maria Annunziata, della quale i Lughesi tenevano devozione distinta.[1]" Terminata intorno al 1370, era inizialmente una semplice cura d’anime.

In seguito subì rifacimenti nel 1390 e nel 1612, apparendo costituita da dodici stanze al piano superiore e tre nell’inferiore. Sempre nel 1612 venne istituita in Santa Maria la Confraternita di San Carlo. La cappella di San Carlo, di forma ellittica, preesisteva come oratorio separato, che venne poi incorporato alla chiesa e restaurato nel 1618. Nel 1620 si aggiunse la confraternita del Pio Suffragio, che si trasferì attorno al 1654/1655 nella chiesa di San Giacomo. Nel 1631 venne eretta la Confraternita della Madonna della Cintura[2], nella chiesa di Santa Maria, presso l’altare di Santo Stefano, da Don D. Tassinari da Lugo, in seguito aggregata alla cappella del Sacramento.

I confratelli vestono la cappa solo durante i servizi professionali.

 

[1]  Bonoli G., 1732.
[2] La Madonna della Cintura, statua in legno di evidente ispirazione bizantina del XII secolo, era invocata e portata in processione
       quando c’era bisogno della pioggia od occorreva il sereno.

 

(Fonte: Sonia Muzzarelli, Gli Spedali e le Confraternite nel Territorio Lughese, Centro Stampa dell’Azienda USL della Romagna, Ravenna, 2014)

Bibliografia: vedi scheda specifica