Epoca di costruzione: metà Ottocento / Epoca di distruzione: 10-11 aprile 1945
Edificio ottocentesco fatto costruire da una famiglia fiorentina per trascorrervi le vacanze estive. Abbandonato dai proprietari, fu adibito dal Comune di Cotignola a lazzaretto per ospitarvi i malati di colera alla fine dell'Ottocento.
Fu acquistato da Giulio Drei, proprietario della fornace di ceramica di Cotignola, e trisnonno materno del professor Santippo Randi. Esso fu abitato dalla famiglia Drei fino all'aprile 1945, quando i tedeschi minarono la villa come tanti altri edifici di Cotignola.
La facciata - come descritto in un articolo de "Il Romagnolo" - era caratterizzata da un corpo avanzato dell'ingresso, con scala, aperture alla Serliana e soprastante timpano marcato da cornici e dentelli. In essa erano visibili altorilievi.
Bibliografia:
Giovanni Baldini - Giorgio Sangiorgi, "Vita in villa: le ville storiche del Lughese e della bassa Romagna", Edizioni Pendragon, Bologna, 2007