Fenati Dionigi

Dionigi Fenati

S.Maria in Fabriago 28 giugno 1922 - San Bernardino 26 settembre 1944

 

Si allontanava dai reparti dell'Aeronautica (non risulta avere brevetto di pilota, quindi forse semplice aviere) dopo l'armistizio, rifiutandosi di obbedire agli ordini della Repubblica Sociale Italiana. Entrava a far parte immediatamente dei locali Gruppi d'Azione Patriottica di San Bernardino di Lugo, Brigata "Umberto Ricci".

Si distinse per la sua autodisciplina, rivelando attitudini organizzative, equilibrato intuito, ascendente sui collaboratori ed una eccezionale tempra di combattente. Dopo avere portato a buon fine un rilevante numero di azioni, il 26 settembre 1944, disarmava due tedeschi, ma circa un'ora dopo, in altra località, per una successiva azione, veniva fatto segno a colpi di fucile, rimanendone ferito. Comprendendo la gravità, con quella serenità che lo distingueva, gridò con voce ferma ad un suo compagno: "Sparami e mettiti in salvo"; ma questo nella speranza di salvare, non solo un amico di fede, ma un elemento tanto necessario alla causa d'Italia, non sapeva decidersi. Il Fenati allora sentendo che le forze ormai non ubbidivano più alla sua volontà, volgendosi ai tedeschi ormai vicini esclamò: "Non mi avrete vivo!" e si freddava con la sua arma, coronando da eroe la sua completa dedizione alla Patria.

(Enio Iezzi, Lughese e Lugo ferrigna, Walberti, Lugo 1996, pagg.100-101)

 

Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria per attività partigiana
FENATI DIONIGI, NATO IL 28 GIUGNO 1922 a Lugo (Ravenna).
In servizio nell'aeronautica entrava dopo l'armistizio a far parte di una formazione partigiana nella quale si distingueva per capacità organizzativa e valore personale, partecipando a numerose azioni. Durante uno scontro con soverchianti forze avversarie, compresa la gravità della situazione invitava il suo compagno di lotta a mettersi in salvo, sotto la protezione del suo mitra. Continuando quindi a lottare fino all'estremo delle sue forze, preferiva la morte sul campo di battaglia piuttosto che consegnarsi vivo agli oppressori della sua patria. - S.Bernardino (Lugo - Emilia Romagna), 26 settembre 1944. (Decreto presidenziale 6 luglio 1971, registrato alla Corte dei Conti il 19 agosto 1971, registro n.36 difesa, foglio n.109)

(Fonte: Istituto del Nastro Azzurro)