Grifone

Grifone

Nella tradizione cristiana questo animale ibrido d’origine pagana

indica la doppia natura di Cristo, divina ed umana.

Creatura leggendaria molto antica, generalmente rappresentata con un corpo di leone ed ali e testa di rapace. Il grifone è simbolo molto frequente nell’arte romana che deriva tutti i suoi modelli direttamente dall’arte ellenistica. Egli appare come guardiano del tempio e dell’altare di Apollo ed esercita questa funzione anche per il mondo dei morti, già in epoca arcaica. E’ presente nell’arte funeraria greca, etrusca e romana, rappresentato nelle pitture, sui sarcofagi e sulle urne. Eros unito ad un grifone sembra essere un’immagine particolarmente in voga nell’arte imperiale romana. Nell’arte classica è attestato anche come animale psicopompo: su alcuni monumenti e oggetti di carattere funerario o decorativo compare un grifone che trasporta sul dorso un essere umano, a volte avvolto in un lungo drappo.

Nella tradizione cristiana questo animale ibrido d’origine pagana indica la doppia natura di Cristo, divina ed umana. Basti citare Dante (Purgatorio, XXXI): "...la fiera ch’è sola una persona in due nature." Animale molto frequente nell’araldica, è usato dal Ripa nella personificazione del Credito. L’autore conferma che gli antichi: “se ne servivano per simbolo di custode, e che sia vero, vedasi posto a tutte le cose sacre e profane de gl’Antichi, all’Are, alli sepolcri, all’urne, e a Templii pubblici e privati edifitii, come corpo composto d’animali vigilanti, e generosi quali sono l’Aquila, e il Leone”.

Nella simbologia funeraria occidentale del XIX secolo, il grifone è presente particolarmente legato ad elementi decorativi di chiara ispirazione classica, come sarcofagi e candelabri.

 

(Gian Marco Vidor, Dizionario dei simboli funerari, in www.storiaememoriadibologna.it)