Jacchia Dina

Jacchia Dina

Lugo 15 ottobre 1884 -  Auschwitz 30 aprile 1944

 

Dina Jacchia, figlia di Sabatino Jacchia e di Fanny Forti, nata a Lugo il 21 maggio 1881,
modista, nubile, sorella di Diana Jacchia.
Ha prestato servizio volontario negli ospedali CRI nel 1915/18 con medaglia d'argento al merito.
Arrestata a Cesena (Fc) il 17/12/1943. Detenuta nel carcere di Forlì.
Convoglio n.06 partito da Milano il 30/01/1944 (proveniente dal carcere di Milano).
Deportata nel campo di sterminio di Auschwitz. Data di arrivo: 06/02/1944
Morta il 30/04/1944. Non è sopravvissuta alla Shoah.

(fonte CDEC / Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea)

 

Carcere di Ravenna
"Matr. 2794 Jacchia Diana, fu Sabatino e Forti Fanny nata a Lugo 21.5.81 domiciliata a Cesena Via U.Comandini 73 ebrea - pensionata nubile. Arresto 17.12.43 a Cesena - carcere Ravenna 23,1,44 da Forlì 1/2 APS – rilascio 28.1.44 per S.Vittore."
Prefetto di Forlì 21.12.38 a Demorazza:
"Prof.ssa Diana Jacchia, ebrea, istanza di discriminazione - docente di Matematica - il padre prese parte alla Campagna del 1886 militando nelle file Garibaldine e risulta che percepiva la pensione straordinaria di guerra di L.200 annue. Diana ha prestato servizio volontario negli ospedali CRI nel 1915/18 con medaglia d'argento al merito. Convive con la sorella Dina, modista, nubile.Anche quest'ultima ha prestato servizio come volontaria CRI con medaglia d'argento."
Demorazza 8.10.41 al Prefetto di Forlì:
"Dichiarate non applicabili le disposizioni art. 10 lettere B/C/D/E e art. 13 lett. H del RDL 1728 nei loro confronti. Si prega di darne riservatissima comunicazione d di disporre l'annotazione nei registri di Stato Civile."
Dunque era stata loro riconosciuta la "discriminazione" anche se poi non è servita a salvarle.
Elenco Decreti di confisca di beni di ebrei Forlì: n.10 Jacchia Dina residente a Cesena - decreto 5.4.44 - libretto di risparmio C, Risparmio Cesena L.86.56. / G.U. 22.4.44 n° 414c - confisca di L.86,56 a Jacchia Dina.
Intendenza di Finanza Forlì a Prefetto e Intendenza Ravenna 11.5.44 - Per Jacchia Dina, fabbricato Lugo 43/90 e 1/6 casa".
Intendenza di Finanza Forlì a Prefetto 25.5.44 "Beni ebraici di Jacchia Diana e Dina - si trasmettono i certificati catastali, domicilio fiscale Cesena"
Il 17.8.44 escono i Decreti di confisca degli immobili.
Nell'agosto 1945, mesi dopo la liberazione, ancora non si aveva idea dei Lager e un nipote delle sorelle pensava ancora che potessero tornare.
Lettera dell'Avvocato G. Jacchia di Bologna 28.8.45 al Prefetto di Forlì
"Il 17.12.43 le sorelle Jacchia prof.Diana e Dina furono arrestate da agenti del Commissariato di PS di Cesena e trasportate a Forlì, ove rimasero in stato d'arresto per circa un mese alloggiate all'albergo del Commercio.
Il giorno 23.1.44 furono condotte a Ravenna assieme ad altri ebrei; da questo momento nessuna notizia precisa è più pervenuta alla famiglia, ed il silenzio sulla loro sorte perdura tuttora. Sembra che, dopo una notte di permanenza nelle Carceri di Ravenna siano state consegnate con gli altri ad una tradotta tedesca in viaggio per il Nord. Mentre i mobili della abitazione, assieme ad altri indumenti, restarono affidati alla famiglia dello scrivente - di cui le Sig.ne Jacchia sono zie paterne."
I meriti del volontariato CRI con medaglia d'argento non sono valsi a salvare le sorelle Jacchia e neppure i meriti del padre garibaldino.
I CC di Cesena indicano i soliti tedeschi come autori dell'arresto, Invece sono stati agenti di PS italiana.
È voce che alle Jacchia sia stato lasciato il modo di fuggire dal campo di concentramento di Forlì, lasciando casualmente aperta una porta, ma le sorelle non sapevano dove andare e sicuramente non conoscevano la situazione dei Lager.

 

Il nome di Dina e di Diana Jacchia compaiono sulla lapide della Rocca di Lugo.