Lugo, Lapide Andrea Relencini

Lugo, Lapide in memoria di Andrea Relencini

 Rocca, lato sud - il testo è di Olindo Guerrini

 

Indirizzo:                           Lugo, Largo Relencini
Sito Collocazione:               Torrione nord-est della Rocca
Data collocazione:              29 settembre 1907
Materiali:                           lastra in marmo con iscrizioni scolpite
Stato di conservazione:       buono
Ente preposto
alla conservazione:             Comune di Lugo
.
.

Lapide in memoria della tragica esecuzione subita nella piazza antistante da Andrea Relencini nel 1581.

Nato a Modena, Relencini si era avvicinato fin da giovine alla Riforma e alle idee di Lutero. Poiché l’inquisizione era molto attiva a Modena, Relencini si trasferì a Lugo, sempre nello stato degli Este di Ferrara, ritenendolo un luogo più tranquillo. A Lugo svolse con onore e apprezzamenti il lavoro di falegname e intagliatore, riuscì anche a riparare con successo una rotta del fiume Senio. Nel 1580 arrivò alle orecchie delle autorità il sospetto che Andrea fosse un riformato luterano, fu imprigionato, torturato e infine condannato per eresia e stregoneria.

Non avendo abiurato, nel 1581 fu impiccato e bruciato sul rogo e le sue ceneri sparse sulle fosse che circondavano la Rocca. Dopo oltre tre secoli, nel 1907 un comitato lughese volle eternarne il ricordo quale campione del libero pensiero, e si rivolse a Olindo Guerrini (Stecchetti) per il testo dell’epigrafe.  In essa le ultime due righe sollevarono una questione politica che giunse fino al governo nazionale. In sostanza si voleva fosse cancellata l’affermazione finale “…ed ammonisca che la chiesa non tollera ombra di libertà”, ritenuta troppo dura verso il mondo cattolico. 

Il comitato promotore, sostenuto da molte associazioni repubblicane e anticlericali non voleva cedere, e alla fine ci si accordò per coprire temporaneamente le due righe della disputa. La lapide fu così inaugurata il 29 settembre 1907, e nonostante la veloce scomparsa della copertura concordata, e successivi tentativi di eliminarla, è arrivata indenne fino ad oggi. È conosciuta anche da cittadini non lughesi come una lapide pressoché unica in Italia.

(Dott.Antonio Curzi)

 

Bibliografia
Ambrogio Bongiovanni, Un auto da fè a Lugo nel 1581, Bologna, Cuppini, 1911
(ristampato nel 1991 dalla Tipolitografia Commerciale di Russi con presentazione di Paolo Galletti e postfazione di Sante Medri)
Margherita Molinari, L’eretico di Lugo libero pensatore,  Susil edizioni, Carbonia, 2017