Siroli Edgardo

Edgardo Siroli

Conselice 1940 - Bologna 24 aprile 2005

Nato a Conselice nel 1940, dopo aver frequentato la scuola di recitazione dell’Antoniano di Bologna, agli inizi degli anni '60 si trasferì a Roma dove intraprese, giovanissimo, la carriera di attore teatrale in ambito classico e sperimentale accanto ad attori del calibro di Lea Padovani, Gian Maria Volontè, Gastone Moschin, Antonio Salinas, Carmelo Bene e moltissimi altri. Lavorò in seguito presso il Teatro Stabile di Fiume, in Austria e in Germania.

Tra il 1960 e il 1970 recitò in una decina di film, diretto da alcuni dei più importanti registi dell’epoca.
1960 - Il gobbo, regia di Carlo Lizzani
1961 - Tiro al piccione, regia di Giuliano Montaldo
1961 - Accattone, regia di Pier Paolo Pasolini
1961 - I due marescialli, regia di Sergio Corbucci
1964 - I miserabili, regia di Sandro Bolchi (miniserie televisiva)
1964 - Una spada per l'impero, regia di Sergio Grieco
1966 - Missione sabbie roventi, regia di Alfonso Brescia
1968 - Carogne si nasce, regia di Alfonso Brescia
1968 - Nel labirinto del sesso (Psichidion), regia di Alfonso Brescia
1970 - Il presidente del Borgorosso Football Club, regia di Luigi Filippo D'Amico

Schierato politicamente a sinistra, negli anni '70 fondò una compagnia di giovani attori, il Centro Teatrale Emilia Romagna, portando i testi degli autori che amava nei piccoli centri della province emiliana e romagnola, animando vivaci dibattiti politico-culturali dopo le recite. Al ruolo di attore affiancò quello della regia, nel tentativo di portare, tra i primi, più forme d'arte sulla scena, coniugando prosa, poesia, danza, musica, pittura. Come regista curò la messa in scena di opere teatrali e musicali di Federico Garcia Lorca, Pablo Neruda e Mikis Theodorakis. Ha cresciuto artisticamente numerosi personaggi che ancora oggi calpestano le tavole dei palcoscenici e che a lui devono molto, come, ad esempio, Marco Martinelli, attuale direttore artistico di Ravenna Teatro e fondatore del Teatro delle Albe. Appassionato animatore culturale, era anche cantante di canzoni popolari-politiche ed antifasciste.

È morto a Bologna il 24 aprile 2005, il giorno successivo alla prima. Riposa nel cimitero di Masiera.

La famiglia ha donato alla Biblioteca Comunale "Piancastelli" di Fusignano, luogo in prossimità del quale Siroli conservò il domicilio per tutta la vita, ogni tipo di materiale relativo alla sua produzione artistica, in particolare un prezioso carteggio, le locandine e i cartelloni delle prime, i copioni degli spettacoli, le incisioni in audiocassette, dischi e CD, oltre un numero infinito di fotografie, testimoni silenziose di una vita dedicata all'arte.

«Il nome di Edgardo Siroli è legato anche alla collaborazione con una delle realtà del teatro in dialetto più interessanti e "innovative" degli anni '70: il Gruppo Teatrale Arci Studio di Ammonite. Un teatro "rivoluzionario" in termini di drammaturgia e impostazioni registiche. Un teatro troppo presto dimenticato dall'approssimazione e dalla stereotipata banalità oggi rappresentata da molti gruppi che operano nel "nostro" teatro.» (Paolo Parmiani)