1943-07: 28 – Funerale di Silvio Poggi Pollini

26.07.1943 - Funerale di Silvio Poggi Pollini

Al funerale il pugno alzato era solo un saluto contrario al saluto fascista e tale fu interpretato.

 

Il pomeriggio del 28 luglio si svolsero a Conselice i funerali di Silvio Poggi Pollini. Grandi furono il cordoglio e la partecipazione popolari ed il feretro dell'antifascista passò in mezzo ad una vera e propria selva di mani levate nel pugno chiuso. Il corteo funebre sfilò per due ore, sempre salutato in quel modo, cosa che si ripeté anche nel corso della funzione religiosa.

Avrebbe commentato il parroco Don Gianstefani: "Affermo che in quel giorno, in quelle circostanze, il pugno chiuso non aveva il senso di comunista; salutavano così perfino la croce e i Sacerdoti e perfino in Chiesa. Era solo un saluto contrario al saluto fascista e tale fu interpretato" [1].

Le esequie di Conselice chiudevano simbolicamente quel drammatico triduo di fine luglio 1943. Di lì a pochi mesi, dopo l'armistizio e l'occupazione tedesca, la Bassa Romagna si sarebbe trovata al centro di vicende drammatiche, pagando un alto tributo di vite umane alla causa della libertà. La resistenza, di cui proprio la morte di Silvio Poggi Pollini può essere considerata un annuncio, scrisse in questa terre alcune delle sue pagine più memorabili.  

(Giannetto Gaudenzi, Le calde giornate di fine luglio 1943 a Lugo, Massa Lombarda, Conselice e Cotignola, Centro Stampa Comune di Lugo 2005)

 

La ricostruzione dei fatti si basa in parte sulle testimonianze raccolte da Giannetto Gaudenzi il 30 aprile 2002 presso il Municipio di Conselice, presenti la signora Trentina Lelli, suo marito Preti, il dott. Ivo Ricci Maccarini, Adriano Guerrini ed il sindaco di Conselice Nerio Cocchi.

 

[1] Tratto da: Don Gianstefani. Una presenza ancora viva fra la sua gente. Ricordi e testimonianze, Galeati, Imola 1987, pag. 149