1943-09: 25 – Battaglia di Bosco Martese

12.09.1943 - Battaglia di Bosco Martese

Scaturisce dal seno di Bosco Martese

la maggior parte dei quadri del movimento partigiano abruzzese.

"Fenomeno forse unico in tutto il corso della resistenza italiana, questo dell'emigrazione compatta della parte più attiva di una intera popolazione in montagna... scaturisce dal seno di Bosco Martese la maggior parte dei quadri del movimento partigiano della regione e il ricordo di quella prima e eccezionale impresa fermenterà fino all'ultimo in Abruzzo come motivo d'orgoglio e di incitamento." (Roberto Battaglia)

Il 17 settembre 1943 un contingente di soldati italiani già di stanza a Teramo, guidati dal capitano di artiglieria Giovanni Lorenzini, decide di non consegnarsi ai tedeschi e si trasferisce in località Ceppo (Rocca Santa Maria), a 30 chilometri dal capoluogo. Qui trova alcuni antifascisti teramani, tra i quali i fratelli Rodomonti e Armando Ammazzalorso, saliti già il 12.

Nei giorni successivi si aggiungono altri soldati sbandati, ex-prigionieri di guerra inglesi e slavi (dal campo di Tossicia), gruppi di civili organizzati dal comitato insurrezionale guidato da Mario Capuani. Il comando viene affidato al capitano dei carabinieri Ettore Bianco, già protagonista di un episodio di resistenza antitedesca il 12. Il gruppo viene diviso in tre compagnie: quella del partito d'Azione, quella "Estera" e quella dei comunisti, comandate rispettivamente dall'avvocato Felice Mariano Franchi, dal tenente colonnello Dushan Matiyasevic e dal tenente di artiglieria Francesco Di Marco.

Il 25 settembre un contingente di tedeschi si dirige verso il luogo dove sono situati i partigiani. La battaglia inizia alle 12.30 e dura circa tre ore; i tedeschi sono costretti al ritiro. Si contano almeno 50 soldati uccisi, cinque camion e due autovetture distrutti. Il maggiore Hartmann viene fatto prigioniero e poi passato per le armi. Dopo il combattimento, gli insorti si disperdono in piccole bande per continuare la lotta. Nel pomeriggio del 26 settembre i tedeschi cannoneggiano a lungo il Bosco, ormai già deserto.

La vittoria avrà il suo inevitabile tributo di morte. Perché i nazisti non ci stanno a vedersi sconfitti da un manipolo di rivoltosi scapestrati e organizzano la rappresaglia. Uccidono subito i cinque ostaggi catturati nella battaglia, nelle ore seguenti ammazzano tre carabinieri e un soldato. Tra le vittime di quei giorni di vendetta, anche Mario Capuani, il medico di Torricella che aveva radunato in casa sua gli antifascisti teramani. Avrà la medaglia d’oro al valor militare. Ma solo grazie al presidente Sandro Pertini.

(Fonte: www.resistenzapp.it)

 

Medaglia d'Oro al Valor Militare
CAPUANI Mario, nato il 19 giugno 1908 a Torricella Sicura (Teramo).
Ideatore di un complesso piano di resistenza armata contro gli oppressori, si imponeva sino dai primi giorni per la sagacia nell’organizzazione e l’ardimento nell’operare. Trasformava, con grande sprezzo del pericolo, il suo studio medico in deposito d’armi e centro di coordinamento e informazioni di ogni attività patriottica nella zona di Teramo. L’8 settembre 1943, con audace colpo di mano, si impadroniva della località Borsco Martese, rendendola luogo fortificato e centro di resistenza partigiana, dando così inizio alle attività belliche che si conclusero con la liberazione di Teramo, il 25 settembre 1943. Catturato nella notte del 27 settembre 1943 ed invitato a collaborare ed a fornire i nomi dei compagni d’arme, opponeva sdegnoso rifiuto. Veniva trucidato con un colpo alla nuca sul luogo dello scontro al grido di “Viva l’Italia Libera”. – Bosco Martese, 2 settembre 1943. (Decreto Presidenziale 27-2-1980, registrato alla Corte dei Conti il 4-10-1980)

(Fonte: Istituto del Nastro Azzurro)

 

Bibliografia
Riccardo Cerulli - Libero Pierantozzi, La Resistenza a Teramo da Bosco Martese alla liberazione, La Nuova Editrice, Teramo, 1978
Sandro Melarangelo, La Resistenza a Teramo : documenti e immagini, D'Abruzzo-Menabò, Ortona, 2013
Costantino Felice, Dalla Maiella alle Alpi. Guerra e Resistenza in Abruzzo, Donzelli, Roma 2014