Bagnacavallo, Cinema Verdi

Bagnacavallo, Cinema Verdi

La sala - in Via Mazzini - poteva contenere più di 1.500 persone ed era dotata di galleria e platea.

 

Le prime proiezioni cinematografiche pubbliche a Bagnacavallo vennero realizzate con impianti ambulanti; si parla già nel 1896 (un anno dopo la proiezione pilota dei fratelli Lumière a Parigi) di un avvenimento nel Teatro Goldoni, ma non esistono documenti che ne diano la prova. Le prime rappresentazioni, di cui esiste la documentazione certa avvennero in Piazza Nuova dal 15 al 19 agosto del 1902 per opera del lughese Salvatore Spina e del suo “Cinema Lumière” ambulante, seguirono poi, nel luglio 1908, le proiezioni per giorni 15 in piazza della Libertà (allora Vittorio Emanuele) gestite da Costantino Daneo di Faenza col suo “Cinematografo Gigante Edison”.

Nel 1910, il 28 aprile, fu inaugurata la prima sala cinematografica fissa, il cinema Marconi, che era una modesta costruzione dotata di sedie impagliate e panche, situata in via Fossa, condotta dai signori E. Selvatici e A. Mazzoni, che rimase aperta fino al 1912.

Nel 1913 con l’entrata in funzione a Bagnacavallo della prima centrale per la produzione dell’energia elettrica, gestita dall’Amministrazione Comunale, nasce l’esigenza di una sala fissa dotata di una certa comodità. Lo spazio viene ricavato in un locale preesistente in via Farini, che in origine era la chiesa di S. Sebastiano (1548) poi divenuto mulino e forno; il cinema era di proprietà delle sorelle Anita e Maria Alberani e venne chiamato “Verdi” perché in quell’anno ricorreva il centenario della nascita del musicista. L’inaugurazione fu nella prima settimana di giugno 1913 con il film “Resurrezione” di G. Nichols, tratto dall’omonimo romanzo di Tolstoj; il locale poteva contenere 300 persone a sedere, era composto da platea, galleria e da un settore separato, dotato di panche, dove prendevano posto i ragazzi. Le prime proiezioni avvenivano nei giorni festivi e vi era un particolare curioso: l’energia elettrica non era sempre disponibile e quando veniva erogata, verso le 14.30, entrava in funzione una lampada all’esterno della sala, collegata a un campanello che iniziava a trillare ininterrottamente per tutta la durata delle proiezioni. Nel periodo estivo le proiezioni si trasferivano all’aperto nel cortile di Palazzo Gradenigo, all’inizio di via Farini; la prima pellicola sonora proiettata nel 1932 fu “Disonorata” di J. von Sternberg ma la sala, nel tempo, si era dimostrata di insufficiente capienza, tanto che il direttore Vincenzo Cortesi aveva chiesto e ottenuto, più volte, l’utilizzo del Teatro Goldoni per la visione dei film maggiormente richiesti. Si pensò quindi di costruire una grande sala in stile architettonico razionalista, un vero cinema moderno adatto alle esigenze della vita culturale di Bagnacavallo.

Il 1° ottobre 1933 viene inaugurato il “Politeama Verdi” nella centrale via Mazzini con il film “Come tu mi vuoi” di G. Fitzmaurice; la sala poteva contenere più di 1500 persone ed era dotata di galleria e platea; per la proiezioni estive veniva utilizzato l’ampio cortile sul retro. Dal 1934 il politeama iniziò a ospitare anche rappresentazioni liriche (35 fino al 1951), concerti e spettacoli di prosa, cessando l’attività nel 1982 con la gestione del prof. Adelmo Bucci di Russi (proprietario anche dell’altro cinema “Ramenghi”) e venne demolito nel 1990.

(Mario Maginot Mazzotti)

 

L’ultimo proiezionista, Pio Bellettini, guarda sconsolato l’ultima "pizza"

 

Fonti
Archivio Comunale di Bagnacavallo, sez. spettacoli, dal 1896 al 1960
Giuliano Giacomoni (a cura di), 1913-1963. Cinquantenario del cinema Verdi Bagnacavallo, Tipografia S.C.O.T., Bagnacavallo 1963