Bagnacavallo, Villa Toni

Bagnacavallo, Villa Toni

frazione Abbadesse, Via Abbadesse

Epoca di costruzione: Settecento  /  Anno di distruzione: dicembre 1944

Da Bagnacavallo, arrivare alla chiesina di Abbadesse, proseguire per circa un chilometro; all'incrocio con Via Pozzarda, sulla destra si nota il pilastro residuo.

Il fabbricato della villa di Via Abbadesse era orientato a mezzogiorno, ampio, ideato da un architetto faentino, come pure erano di Faenza i pittori degli affreschi neoclassici che adornavano le pareti. L'ampio ingresso era dipinto. Di marmo lo scalone che portava ai piani superiori. Poltrone, divani e bei mobili completavano l'arredamento.

Una cappella con piccolo campanile si trovava al lato ovest della villa la campana era sormontata dall'immagine di un pesce tonno che serviva da banderuola (il pesce tonno - secondo Andrea Toni - era lo stemma dei Toni).

L'archivista Giuseppe Grossi, nell'ordinare l'archivio di Fusignano, ha trovato un documento attestante che, nella villa Toni delle Abbadesse, si era tenuto un "pranzo patriottico" di liberali partigiani di Gioacchino Murat.

Con la distruzione della villa a seguito di un bombardamento, avvenuto nel mese di dicembre del 1944, nulla è rimasto tranne due pilastroni d'ingresso al parco.

 

Bibliografia:

Giovanni Baldini - Giorgio Sangiorgi, "Vita in villa: le ville storiche del Lughese e della bassa Romagna", Edizioni Pendragon, Bologna, 2007