Luigi Berardi è uno dei più originali e attenti interpreti della land art, il genere artistico legato alle forme della natura e del paesaggio. Le sue creazioni più famose sono le arpe eolie, straordinarie sculture musicali che suonano con il vento. Ha fatto del paesaggio sonoro il suo lavoro, la sua ricerca, attraverso l’interazione di arti visive, arti sonore e geopoetiche, alla costante ricerca dell’anima dei luoghi.
Si forma come artista nei primi anni settanta con un percorso non accademico, seguendo le esperienze della land art. Incontra in questi anni Joseph Beuys e John Cage. Scultore, negli anni ottanta si occupa anche di grafica, fotografia e ricerca di cultura materiale folclorica, pubblica come illustratore dizionari, libri di racconti, libri di poesia, saggistica, e copertina per riviste.
Nel 1989, incaricato per una ricerca in Unione Sovietica sul Costruttivismo degli anni venti, lavora soprattutto agli archivi del museo di stato A.S.Puskin di Mosca e della famiglia di Aleksandr M.Rodchenko in collaborazione con l'Unione degli Artisti Sovietici. Si occupa in quegli anni di archeologia industriale e di design; gli viene affidato l’allestimento del Museo dell'Arredo Contemporaneo di Ravenna e delle mostre ivi allestite dal 1985 al 1995. Fa parte del progetto Futurarium come assistente di laboratorio con Ron Arad e Getano Pesce. Collabora con Tonino Guerra alla Fontana di Pennabilli (Rn) e al grande Gomitolo dei suoni dimenticati installato permanentemente a Maiolo in Val Marecchia (Rn).
Nel 1990 approda al progetto interattivo "paesaggio sonoro" sperimentando possibilità visive e sonore di "armonie" attraverso la costruzione di strumenti in grado di fondere e unire più confini sonori. Oltre a macro-conchiglie per "abitare" e ascoltare il mondo, campane per "assonare" giardini, organi eolici per dare voce al vento, costruisce arpe eolie che, installate in ambienti naturali, fanno parte di eventi sonori naturali creando nuove mappe sonore da ripercorrere. Questi eventi sono stati realizzati in molte località in Italia, dalle scogliere di Otranto ai boschi del Trentino, lungo fiumi, spiagge e piazze di città.
Intraprende un progetto sui confini del mondo realizzando il primo di questi eventi sulla Grande Muraglia nella Repubblica Popolare Cinese nel settembre del 2000. Progetta e conduce laboratori su "Arte come mestiere" in centri professionali e corsi promossi dalla Comunità Europea: Idea-progettualità nel mestiere d'arte, Pennabili (Rn) e Connect, l'arte e i giovani, Pieve di Cento (Bo). Dal 1996 collabora con Arianna Sedioli esperta di pedagogia musicale e atelierista al progetto "l'arte sonora per i bambini" (www.artesonoraperibambini.com) un progetto fra arte, musica e pedagogia, allestendo mostre presso musei e spazi espositivi in numerose città d'Italia: Palazzo delle esposizioni Roma, Palazzi Re Enzo e Podestà Bologna, Santa Croce Firenze, Monastero Santa Chiara San Marino, MART Archivio del 900 Rovereto, Museo Internazionale delle Ceramiche Faenza, Castello Estense Mesola, Teatro Testoni Bologna, Museo della città di Ravenna, Museo d'Arte Contemporanea di Bologna.
Nel 2002 trasferisce il suo laboratorio d'arte a Sant'Alberto di Ravenna, nel Parco del delta del Po, dove acqua, terra e vento, da sempre creatori di paesaggi senza confini, diventano gli elementi naturali del suo lavoro. Dal 2010 collabora con l’azienda agricola Galassi di Alfonsine nella progettazione dei loro labirinti effimeri.
(Fonti: www.luigiberardi.com, luigiberardi.blogspot.com, www.galassicarlo.com)