Buonafede Riccardo

Buonafede Riccardo

In direzione anticonvenzionale e antiaccademica

 

Riccardo Buonafede nasce a Comacchio nella provincia di Ferrara il 5 ottobre 1984. Si diploma nel 2004 conseguendo la maturità quinquennale in “decorazione plastica” all’istituto d’arte “Dosso Dossi” di Ferrara. Ottenuto il diploma si trova però a dover scegliere se proseguire o meno gli studi. Nonostante sia ancora ben presente in lui la curiosità e la voglia di conoscere, non riesce ad individuare un’accademia che gli possa garantire un futuro economico o produttivo per la sua crescita. Decide quindi di terminare gli studi ed intraprendere la carriera lavorativa.
Inizia ad approfondire, in un percorso completamente autonomo, i suoi interessi per la pittura e a cercare una propria linea creativa che possa unire la finezza del tocco del pennello all'aggressività della street art. Le influenze accumulate fin dall'adolescenza (dalla punk-rock music ai B-movie) conducono l'espressività dell'artista in una direzione anticonvenzionale e antiaccademica che lo porteranno a concentrarsi su un'arte figurativa con colorati accenni all'eccentricità di fine anni ’60, creando la collezione “LUCI E OMBRE”.

Gli spunti artistici di Riccardo vanno ben oltre alle basilari nozioni didattiche, anche se nelle opere presentate finora non ha mai avuto problemi a dichiarare la propria stima per artisti come Andy Wahrol, Salvador Dalì e Caravaggio.  Tuttavia, il carburante del quale si rifornisce si trova nelle passioni che crescono a pari passo con quella per l’arte. Dalla musica al cinema, dalla politica al surf, tema che è entrato prepotentemente nella vita dell’artista. L’utilizzo del legno per i suoi lavori non è una casualità.  Oltre alle onde il fascino di Riccardo si concentra sula fotografia, specialmente quella in bianco e nero e le vecchie insegne americane, quelle che solitamente si vedevano lungo la West Coast, scolorite ed erose dal tempo. Da qui nasce l’idea di utilizzare assi di legno logore come supporti e uno stile di pittura tradizionale, così da avvicinarsi a quelle fotografie e a quelle insegne. Non a caso i titoli di questi quadri sono semplicemente numeri, gli stessi numeri che identificano le fotografie nelle nostre digitali. Le immagini dipinte sono attimi rubati, momenti intimi che non tutte le persone hanno il privilegio di vivere. Nell’immaginario collettivo il surf è definito da line-up affollate, sole e costumi firmati. A Riccardo piace pensare al surf in una giornata invernale, con spiagge deserte perse nella foschia e il rumore delle onde che rompe il silenzio. Questo concetto è rappresentato nella sua collezione "CONTRASTI".

“La mia passione per la pittura è nata quando avevo 13 anni. Ero affascinato dai writers, dal profumo della vernice delle bombolette… Non ho mai realizzato murales nella mia adolescenza, forse perché avevo paura di non esserne all’altezza. Ma la street art ha sempre fatto parte di me e del mio stile pittorico e dopo 20 anni ho sentito la necessità di dipingere all’aria aperta e su grandi superfici.”

 

www.riccardobuonafede.com