La clessidra simboleggia l’incessante passare del tempo, l’ineluttabile avanzamento della vita e il suo inevitabile concludersi nella morte.
Dopo il Seicento, le raffigurazioni della morte, dello scheletro o del corpo in putrefazione vengono progressivamente sostituite da rappresentazioni simboliche o da semplici oggetti come appunto la clessidra e la falce, entrambi attributi della personificazione del tempo. Il movimento della sabbia contenuto nella clessidra è un movimento verso il basso e può ben simboleggiare il ritorno dell’uomo alla terra. Inoltre le due parti della clessidra passano reciprocamente da una dimensione di pienezza e una di vuoto.
In alcune rappresentazioni, non solo nell’arte funeraria ottocentesca, la clessidra è rappresentata alata. Le ali sono simbolo del movimento e del cambiamento di stato. Alati sono i piedi di Mercurio, accompagnatore del anime dei morti. Hanno ali Thanathos e Hypnos, così come i demoni e gli angeli.
(Gian Marco Vidor, Dizionario dei simboli funerari, in www.storiaememoriadibologna.it)