Il suo paniere contiene vini, aceti, distillati, saba, miele, carni, fiori, calzature e il Dolce di San Michele, prodotti da numerose aziende di Bagnacavallo e dintorni.
Nel 744 il re longobado Liutprando, in preda a problemi di coscienza, regalò al vescovo di Faenza 200 ettari di bosco e palude, il cosiddetto Magnum Forestum. Era quanto rimaneva della fertile pianura centuriata che fino a qualche centinaio d'anni prima aveva rifornito di grano e di vino le legioni romane impegnate nelle Gallie. Ci vollero secoli per restituire di nuovo quei luoghi all'agricoltura, fino a farne le terre più ricche del dominio estense prima, e della Chiesa poi.
Bagnacavallo era al centro di questo territorio che la storia ci ha consegnato come luogo di sentimenti forti e contrastanti, dove turbolenza e ospitalità, odio e amicizia non hanno conosciuto mai mezze misure. E dove la cultura del pane e del vino, che è stata la base del vivere quotidiano, ha saputo raggiungere espressioni di altissima gastronomia.
Il Consorzio, che da Bagnacavallo prende il nome, nasce per valorizzare i prodotti tipici di quel distretto, che era il cuore del Magnum forestum, nel segno della continuità, della genuinità e della tradizione.
Il Consorzio “Il Bagnacavallo”, sviluppatosi in armonia con la crescita della città di Bagnacavallo, che ha saputo esprimere al meglio le sue valenze storiche, artistiche e culturali, si propone come strumento di integrazione opportuna fra le attività produttive primarie ed il turismo locale.
(Fonte: consorzioilbagnacavallo.it)
Consorzio "Il Bagnacavallo", Via Ungaretti, 1 - Villanova di Bagnacavallo (Ra), tel. 0545 61632 fax 0545 64300
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