Lugo, Istituto Salesiano

Lugo, Istituto Salesiano

 (1598 – 1890) - Piazza Baracca, già Piazza XX Settembre, già Piazza Maggiore

Dal 1892 al 1963, nell’edificio oggi occupato dall’Istituto “Ernesta Stoppa” (plesso del Polo Tecnico Professionale di Lugo), ci sono stati i Salesiani con le loro Scuole Professionali intitolate a “Don Bosco”, come dimostra una cartolina viaggiata il primo dicembre 1929 riportante nella fronte quella che sembra essere stata la banda salesiana dell’epoca.

Un’altra foto, della prima metà del ‘900, ci mostra il cortile dell’oratorio in un giorno di festa con frotte di bambini impegnate in attività ricreative. Nella medesima immagine, si nota la facciata della chiesa salesiana, costruita nel 1896 (si veda “La Vedetta”, anno 1896, n. 177, p. 3). Negli anni della presenza salesiana a Lugo, essa funzionò come chiesa, poi quando i Salesiani lasciarono la città, e lì si trasferì nel 1963 il Liceo Classico “Trisi-Graziani”, quel luogo sacro, il cui interno si può conoscere grazie ad una cartolina viaggiata nel 1943, venne trasformato in palestra per il liceo e, dal 1997, in palestra dell’Istituto “Stoppa”.

È utile segnalare il periodico mensile didattico-religioso Don Bosco a Lugo, il cui anno 1 numero 1, datato 24 maggio 1931 [di proprietà di Gloriana Venturini, autrice di Cinema Venturini; suo padre, Luigi Venturini (1918-1876), nipote ex fratre di don Evaristo, fu allievo salesiano a Lugo].

Negli anni ’30 furono circa duecento i collegiali/convittori, i quali frequentavano i laboratori posti nei locali oggi a lato di via fratelli Cortesi. Un convittore di quegli anni fu il futuro maestro e direttore didattico Bruno Rinaldi (1922-2010), il quale nel 2001, invitato ai festeggiamenti del ventennale dello “Stoppa”, fornì una ricca testimonianza facendo luce anche sulla benefattrice, marchesa Maria Spreti (1847-1915) vedova Borea de’ Buzzaccherini. Ella, nel 1890, cedette il proprio palazzo di corso Matteotti alle Figlie di Maria Ausiliatrice (ramo salesiano femminile) e contribuì generosamente alla costruzione dell’istituto salesiano di Via Baracca.

Ricordiamo che ai numeri 58-60 di via Baracca trovarono sede prima la scuola tecnica di addestramento professionale O.T.I. diretta dal cav. prof. Gastone Grilli, poi alcune sezioni dell’Ipsia “Eustacchio Manfredi”, oggi occupante l’edificio delle ex scuole elementari “Gardenghi” in via Tellarini.

Alcuni anni fa, scoprimmo che ai Salesiani di Lugo, nel 1943-44, furono nascosti tre fanciulli ebrei: Eugenio Galandauer (1933-2014), Oscar Yakabovich o Jacobowitz  (di anni 13, cugino di Eugenio) e Carlo Berger (di anni 12). I primi due si salvarono, il terzo, purtroppo, finì ad Auschwitz. Eugenio era figlio di Giacomo Galandauer ed Elena Weiss; aveva due sorelle, Cecilia e Antonia, all’epoca, rispettivamente 6 e 5 anni, che trovarono rifugio dalle Suore del Sacro Cuore, mentre i genitori si rifugiarono a Bagnacavallo, prima ospiti dei Tambini e successivamente, almeno per un mese, a casa della famiglia del cantoniere Antonio Dalla Valle. Antonia Galandauer, che oggi vive in Israele col nome di Yona Amit, il 4 febbraio 2021, ha compiuto ottantatre anni. Il 27 gennaio 2014, Giornata della Memoria, si collegò dalla sua casa di Gerusalemme con l’istituto Compagnoni di Lugo per una toccante testimonianza.

Giovanni Baldini

 

Fonti
“La Vedetta”, anno 1896, n. 177, pag. 3;
Giovanni Baldini, I Galandauer, una famiglia in fuga tra 1943 e ’44, “Giornale di massa”, maggio 2013, pag. 24;
aa.vv., L’Istituto Professionale Statale “Ernesta Stoppa” si racconta, Lugo, Walberti, 2001;
Gloriana Venturini, Cinema Venturini, Forlimpopoli, L’Arcolaio, 2017;
Giovanni Baldini (a cura di), Per i suoi cinquant’anni lo Stoppa si rifà il look, sito del Polo Tecnico Professionale di Lugo, 2017.