Lugo, Oratorio di San Gaetano

Lugo, Oratorio di San Gaetano

 (secolo XVII – 1965) - Santa Maria in Fabriago

Piazza Ines Versari - Via Mascherpa - Via Martiri di Fabriago

Le prime notizie dell'Oratorio di San Gaetano risalgono al 1692, quando il territorio di Fabriago era riconosciuto nella attuale posizione adiacente il corso del fiume Santerno (nei secoli precedenti Santa Maria, poi Fabriaco, era originariamente situata in prossimità dell’attuale Chiesa di Campanile).

La zona era sotto il domino Estense che attorno alla metà del XV secolo iniziava la bonifica dei territori, arginando il fiume Santerno; larga parte dei terreni, che erano l’ultimo avamposto prima delle terre vallive e malsane, venne affittata a Rondino Rondinelli per 300 corbe di frumento all’anno da parte del Comune di Lugo.

In tale periodo unico avamposto stabile era una torre di avvistamento-controllo del territorio che, col tempo, rimase sempre nella posizione originaria e ancora oggi visibile.

L’Oratorio di San Gaetano venne edificato a fine del 1600 quando, adiacente alla originale torre, era stata costruita la casa padronale dei marchesi Rondinelli, unitamente ad un borgo cintato. Già in questo periodo risulta presente il toponimo “Bruciata”.

In corrispondenza della direttrice principale del borgo venne quindi edificata la Cappella privata della famiglia Rondinelli, in stile quattrocentesco, con la facciata rivolta a settentrione, verso la villa padronale.

“E' un oratorio privato di stile quattrocentesco costruito nel palazzo dei marchesi Rondinelli con la facciata a settentrione... viene tenuto con proprietà, all’interno oltre all’altare del patrono S. Gaetano ci sono quelli della Annunziata e di S. Pietro Celestino.” (p. Serafino Gaddoni)

Successivamente (verso la fine del 1700) i due altari risultano poi intitolati alla Madonna dei Sette Dolori e a San Francesco di Paola.

Nel 1834 l’intera proprietà viene ceduta ai nobili Massari, originari della zona di Ferrara, che ne fecero l’estrema propaggine a sud dei loro vasti possedimenti.

L'Oratorio assume quindi la valenza di luogo sacro ufficiale e privato del nascente “Ducato”, titolo concesso con regio decreto nel 1882 quando Galeazzo Massari, in quell’anno diventato Duca, provvede a rimaneggiare la villa Rondinelli, seguendo la moda dell’eclettismo storico, dandone l'attuale aspetto.

Nel tempo poi l’Oratorio rimane attivo nonostante i successivi e ripetuti passaggi di proprietà del Castello e delle pertinenze; le pochissime e parziali immagini che sono disponibili risalgono al periodo successivo alla guerra, quando vengono celebrati matrimoni e funzioni religiose.

La chiesa venne inglobata nel paese e continuò a farne parte integrante, segnandone anche la viabilità (per esempio Via Martiri di Fabriago conserva ancora oggi il corso che piega a 90° in corrispondenza di Piazza Versari, corso oggi incomprensibile ma al tempo dovuto alla necessità di muoversi attorno alla costruzione sacra).

Si narra che lo stato della chiesa col tempo ha sempre più subito segni di decadenza, tanto che verso la metà degli anni ’60 si inizia a ragionare della costruzione di una nuova chiesa, la cui prima pietra è stata posta il 24 settembre 1967 direttamente dal fabriaghese Cardinale Dino Staffa. La demolizione dell’Oratorio era avvenuta, da parte del Comune di Lugo, nel 1965, in considerazione del suo stato, che veniva descritto come pericolante.

Flavio Ferrucci e Valentina Dalmonte

 

Fonti
Gaddoni padre Serafino (o.f.m. – Ordine dei Frati Minori), Le chiese della diocesi di Imola, vol. III, Imola, Cooperativa Ed. Tip. Paolo Galeati, 1927;
Mino Martelli, Fabriago di Lugo di Romagna in tredici secoli di storia, Imola, Grafiche Galeati, 1971.