Lugo, Oratorio di San Giorgio

Lugo, Oratorio di San Giorgio

 (1410 – 1671) - Via Felisio, nei pressi dell’incrocio con Via San Giorgio

Consultando alcune fonti storiche e cartografiche di età moderna, ci si rende immediatamente conto che la zona a sud di Lugo, gravitante fra le vie Felisio e San Giorgio, ha subito vistosi cambiamenti nella viabilità e nella toponomastica. Ad esempio la via San Giorgio, che prende il nome dall’oratorio fatto costruire nel 1410 da “Ser Marco Buzzaccherini, alias de’ Buori da Lugo”, sia nel Campione Pasolini (1638-1642) che nel catasto Napoleonico-Gregoriano (inizio ’800), non si arrestava alla via Felisio, come succede oggi, ma proseguiva, nella sua qualità di decumano, in direzione ovest, intersecando prima la via Paurosa, dopodiché cambiava nome in via Sammartina e attraversando l’antica località di Malcantone giungeva al Santerno (ed anche oltre, vista l’esistenza di una via “Santa Martina” - circa 221 metri - a sinistra del fiume, in comune di Sant’Agata sul Santerno).

Ma andiamo a leggere il passo del Bonoli (p. 197), che colloca il distrutto oratorio di San Giorgio nell’angolo sud ovest formato dalla intersezione delle vie Felisio e San Giorgio: «L’Oratorio di San Giorgio fabbricato alla destra della strada Romana, per la quale si cammina da Lugo a Barbiano, nell’angolo secondo del capocroce nel fondo detto Turello, fu edificato dal nobile uomo Ser Marco Buzzaccherini, alias de’ Buori da Lugo circa l’anno 1410. dedicandolo all’Assunzione di M.V. al Cielo ed al Martire San Giorgio, e comechè il fondatore l’aveva arricchito di molte Indulgenze ottenute dal Sommo Pontefice Martino V. espresso in un Breve dato di Firenze l’ultimo d’Aprile dell’anno 1420. il medesimo era di singolar divozione a’ Lughesi: mancata poscia la divozione, avendolo i lavoratori del campo, nel quale era stato fondato, ridotto all’uso profano, nell’anno 1671. restò sino da’ fondamenti dall’acque del Senio distrutto».

Nella tavola XVIII del Pasolini, nel medesimo angolo, troviamo ancora un piccolo edificio, con gli anni – diciamo così – contati, visto che, essendo il Pasolini del 1638-1642, esso venne poi distrutto dalla inondazione del Senio del 1671, citata dal Bonoli.

Ai nostri giorni (è un’ipotesi che ci sentiamo di avanzare) nello stesso luogo ove sorgeva l’oratorio di S. Giorgio esiste una bella villetta, appartenuta in passato alla maestra Ida Benedetti (1904-1985), abbandonata da diversi anni.

Ai primi dell’Ottocento (vedi ASRa, S. Petronio [Lugo], Mappa XXV), al suo posto, vi era una casa colonica, marcata con la particella catastale 2004; tutte le particelle catastali dal 2000 al 2006 erano di proprietà di Zanelli Angelo di Luigi.

Ida Benedetti era molto conosciuta a Lugo per aver insegnato nelle elementari Garibaldi e per avere sempre dimostrato una spiccata sensibilità naturalistica (dicono alcuni suoi ex alunni che portasse spesso in classe delle piante e le facesse coltivare dai bambini) ed animalista: in tanti ricordano una vera e propria colonia felina, qualcuno dice anche di cani, mantenuta, fin che poté, dalla maestra, che trascorse gli ultimi anni della sua vita, dal 6 novembre 1982 alla morte, avvenuta il 22 luglio 1985, nel pensionato delle suore di San Francesco di Sales in Via Emaldi a Lugo.

Giovanni Baldini

 

Fonti
Girolamo Bonoli, Storia di Lugo (ed annessi), Bologna, editore Arnaldo Forni, ristampa 1981, p. 197;
Giovanni Baldini, Dedicato alla Vergine, travolto dal Senio, poi la maestra e i suoi gatti, “Giornale di Massa”, aprile-maggio 2010, p. 15.