Lugo, Spedale di Sant’Onofrio

Lugo, Spedale di Sant’Onofrio

 (1674 – 1873) - Largo Calderoni 3

Lo spedale fu fondato nel 1674 dal mercante di panni e mercerie Clemente Galanotti, con lascito testamentario, in onore di Sant’Onofrio, celebrato il 12 giugno, a cui il mercante era particolarmente devoto tanto da darne il nome al figlio, morto in giovane età. Nel suo testamento dispose che, una delle sue case in contrada del Policaro Nuovo (poi piazza Padella), fosse trasformata in spedale con chiesa, e che in essa, non appena ultimata, fosse costituita la confraternita di Sant’Onofrio, fondata nel 1716.

Il testamento Galanotti prevedeva la creazione di due scaldatoi pubblici a beneficio dei poveri bisognosi, posti nelle stanze della casa destinata al custode, uno per gli uomini e uno per le donne, ed attivi nei mesi invernali di gennaio e febbraio. Il custode, scelto tra i laici cattolici di Lugo e stipendiato dalla confraternita, era il responsabile dei beni rurali dello spedale e degli scaldatoi. Aveva il compito di accendere i fuochi degli scaldatoi alle 9.00 del mattino, alimentandoli per venti ore, mantenendo il buon ordine e la quiete e regolando gli ingressi dei poveri.

Egli inoltre doveva provvedere al vino per le messe e all’olio per le lampade sacre, curare la chiesa e l’oratorio, servire la messa al cappellano, assistere alle congregazioni e portare la croce alle processioni, ed aiutare gli ufficiali nell’elargizione delle elemosine.

Il cappellano e il custode risiedevano nella vecchia casa Galanotti. Le rendite dello spedale comprendevano poderi, case e censi vari.

Sonia Muzzarelli, Conservatore Ausl della Romagna

 

Fonti
Sonia Muzzarelli, “Opere Ospitaliere Lughesi”, Faenza, Edit, 2008;
Sonia Muzzarelli, “La cura attraverso l’arte: Oratorio di sant’Onofrio”, Centro stampa Ausl della Romagna, ottobre 2020.