Lugo, Tondo – ippodromo, circuito, stadio

Lugo, Tondo - ippodromo, circuito, stadio

(1869 – 1969 circa)

Viale degli Orsini, già Viale Masi e prima Stradone Sassoli

Quante storie per il Tondo, talmente tante, che è persino difficile metterle in ordine. Partiamo dal 30 agosto 1869, data di inaugurazione dell’ippodromo da parte della «Società delle corse» con una gara di sedioli «con cavalli di prima forza» [da un manifesto dell’epoca]. Sei anni prima, il 24 agosto 1863, c’era stata l’inaugurazione della ferrovia Castel Bolognese-Ravenna passante per Lugo, evento questo che certamente contribuì allo sviluppo della zona. A due anni dalla nascita della «Società delle corse», assistiamo poi alla comparsa, il 14 aprile 1871, di un “Circolo delle corse” e all’8 aprile 1876 ad «un primo accenno al giardino pubblico».

Una leggenda sportiva della seconda metà dell’800, fu il fantino lughese Vincenzo Mazzarini, morto di tisi nel 1884 a soli 35 anni, il quale guidava “Gourko”, un cavallo russo di proprietà del barone Alberto Ruggeri.

All’inizio del ‘900, esordiscono altri due sport di massa, ciclismo e football. Vittorio Tampieri, nel suo Giro di Romagna cent’anni portati bene, ci ricorda che il 19 aprile 1914, Costante Girardengo arrivò secondo e l’arrivo era “dentro” al Tondo; lo stesso Girardengo vinse poi quello del 1922 e Giovanni Brunero nel 1923. Sempre nel 1914, si disputò un Ravenna-Forlì, da molti ritenuta la prima partita ufficiale disputata su suolo lughese.

Tuttavia, a calcio si cominciò a giocare regolarmente solo dal 1920, anche se l’inaugurazione ufficiale dell’impianto vi fu sei anni più tardi (16 giugno 1926) alla presenza di S.A.R. [Sua Altezza Reale] il principe Umberto di Savoia. Sentiamo questa puntuale testimonianza di Pasquale Rignani: «[…] Il Tondo subì una trasformazione radicale, fu interamente recintato. Per chi entrava nello stadio dal viale Tullo Masi [l’attuale Viale degli Orsini] si trovava di fronte ad una vasta tribuna in cemento armato capace di circa 2.500 spettatori che dall’alto potevano assistere alle partite di calcio, a gare ginniche e a corse ciclistiche. Il campo di gioco del calcio era lungo 100 metri per 60 di larghezza ed era conchiuso da una pista podistica e da una pista ciclistica in terra battuta con curve rialzate; ma non fu mai agibile con grande disappunto dei tifosi delle due ruote. Dietro la tribuna vi erano gli spogliatoi, le docce e i servizi igienici. Il prato che circondava il campo di gioco era adibito a parcheggio delle automobili. Il progetto era stato dell’ing. Pietro Montanari. Il costo dell’opera si aggirò oltre le 750 mila lire». (P. Rignani, vol. II, 1971, pagg. 131-132). È lecito pensare che la contigua Birreria Mainardi servisse come supporto al ristoro, prima per le corse ippiche e ciclistiche, poi per il football.

Dal ’20 al ’70, al Tondo erano di casa le squadre lughesi, U.S. Pro Lugo e U.S. Baracca Lugo. Una foto della U.S. Lugo 1967-68, scattata a centrocampo, con sullo sfondo chiesa e campanile della Collegiata, ci mostra una delle ultime annate calcistiche, prima di passare al nuovo impianto, oggi intitolato ad Ermes Muccinelli. Era il campionato Dilettanti 2a Categoria e quel 4 maggio 1968 si disputava l’11a giornata di ritorno con la “Lugo” al comando, appaiata al Predappio.

Il giorno 16 maggio1937 nel Tondo ebbe luogo una grande gimkana automobilistica con la partecipazione di oltre cinquanta macchine (P. Rignani, vol. III, 1973, pag. 139), mentre il primo settembre 1940 «il comandante federale della gioventù italiana del littorio visitò la colonia elioterapica del Tondo e si complimentò per l’ottima attrezzatura» (P. Rignani, vol. III, 1973, pag. 227).

Negli ultimi cinquant’anni, il Tondo è stato teatro di tante iniziative socio-culturali, dai Giochi della Gioventù alle Feste dell’Unità, da luogo di socializzazione a percorso ginnico, ecc. ecc.

Infine, una duplice curiosità: sia il parco Bucci di Faenza che l’ippodromo di Ravenna hanno condiviso con Lugo il toponimo “e’ tond”. Scrive infatti Carlo Raggi: «L’area del parco [Bucci] è da sempre nota come ‘il Tondo’ per via della pista in terra battuta che a fine ‘800 serviva per addestrare i cavalli e poi per prova delle prime biciclette». E allora: a chi sarà venuta per primo l’idea di chiamarlo “il Tondo”? Ai faentini, ai lughesi o ai ravennati?

Giovanni Baldini

 

Fonti
Mappe ASRa. Si tratta di due mappe, una del 1873 e una del 1911, nelle quali si vede il prima e il dopo. 33. Città di Lugo, Mappa aggiornata sino al giorno 8 agosto 1873 e 35 Città di Lugo, Mappa S. Petronio e Prospero foglio 2°, anno 1911 (foto 1);
Michele Rossi, Guida di Lugo con cenno storico memorie artistiche e notizie diverse, Lugo, Ferretti & C. editori, 1925;
Ali e Fiamme, numero unico del 16 giugno 1926. Ivi a p. 8 c’è il “Programma delle cerimonie del 16 giugno in occasione della visita di S.A.R. il Principe di Piemonte” compreso alle ore 17.30 la “Inaugurazione del Campo Sportivo Francesco Baracca (Oratore Comm. Nostini) e saggi ginnastici collettivi”. Tutta la pagina 8 è importante perché contiene il testo “Il campo sportivo”;
Il Tondo, Quindicinale sportivo-politico a distribuzione gratuita, Anno IV, n. 4, 4.5.1968;
Ivo Tampieri (1915-2005), Il Tondo, “Il Messaggero” del 20.06.1969, ripubblicato dal Centro Sociale  Il Tondo nel volume I racconti dell’altro ieri ad opera degli “Amici del Trebbo”, Lugo, Walberti, 2006, pp. 11-14;
Golinelli-A. Martino-P.Reggiani, Emilia Romagna culla del trotto, Modena, Artestampa, 1990;
M. Giulia Marziliano, Lugo di Romagna il disegno urbano e la città. Assetti morfologici e vicende storico-urbanistiche, Imola, Grafiche Galeati, 1998. Ivi a p. 61: nel 1914 al Tondo il primo incontro di calcio. In quegli anni si passa da ippodromo a campo di calcio quest’ultimo costruito nel 1920;
Vittorio Tampieri, Giro di Romagna cent’anni portati bene, Cesena, Società editrice “Il Ponte Vecchio”, 2010;
Carlo Raggi, Quando nel ‘Tondo’ in città c’erano i daini, il Resto del Carlino, 7.4.2021, p. Ravenna 13;
Franco Gàbici, Mitico ‘E tond’. Resta nei cuori dei ravennati, “il Resto del Carlino – Ravenna”, domenica 8 agosto 2021, p. 2.