Marina Giraldi (Magira), autrice di storie a fumetti e canzoni illustrate, è nata sulle Dolomiti Bellunesi nel 1979 e spesso ci torna alla ricerca delle Grandi Madri della Montagna, che immortala, disegnandole nei suoi quaderni nel corso di lunghe camminate, e che raccoglie in un progetto che si chiama Nyubu.
Si è diplomata al corso di Fumetto e Illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Crea loghi e manifesti collaborando con studi grafici di Treviso e Bologna. Costruisce con materiali di recupero mondi animati da pupazzi giganti insieme ai creatori della Partòt parata di Bologna, collaborando con Bread&Puppets Theatre, Boite aù Clus (Zinneke parade Bruxelles), Beat Carnival di Belfast. Dal 2002 compone i testi delle canzoni e canta in un gruppo che si chiama Alhambra, insieme definiscono il loro genere: “trapezismi rock e distillati psichedelici”. Conduce laboratori artistici nelle scuole e in una fattoria didattica (Coop Dulcamara, Ozzano BO). Dipinge i suoi soggetti anche su tele di grandi dimensioni.
Nelle sue rappresentazioni del mondo l’essere umano tende a diventare tutt’uno con l’ambiente naturale. I mezzi per esprimere il proprio paesaggio interiore vengono raccolti in quello circostante, in una ricerca di senso che si affida al mistero del continuo trasformarsi della natura. Ne derivano visioni trasognate e ironiche, sospese a metà tra terra e cielo. Il suo lavoro si nutre di incontri e osservazioni che nascono durante vagabondaggi in giro per l’Italia, soprattutto in luoghi dove l’uomo e la natura sanno parlare tra loro.
Ha eseguito per la casa editrice Aisara (Cagliari) alcune copertine della collana di poesia. Ha pubblicato alcune illustrazioni sulla rivista Illywords (Corraini editore) e su guide escursionistiche (Edizioni Soravia, Padova).
Ha vinto la quarta edizione del concorso Komikazen, fumetti di realtà 2008 (Ravenna). È stata selezionata nella short list del concorso Arte Ingenua 2008 (Brescia). Ha ricevuto premi e segnalazioni in diversi concorsi di fumetto e illustrazione (Illustrissimi - Riccione, Fiori nel tunnel - Pordenone, Pictor - Torino, Arena - Bologna, e altri).
Ha esposto i suoi quadri e le sue illustrazioni in alcune mostre collettive a Brescia (Arte Ingenua 2008), Bologna (Emersione 2007 collettiva di giovani artisti in Sala d’Accursio-Piazza Maggiore, Flash fumetto 2007 collettiva fumettisti e illustratori emergenti a Palazzo Re Enzo-Piazza Maggiore, Flyagaric night 2007, collettiva di pittura, Arteria vicolo Broglio 1/c) e Conegliano, TV (“Dritto al cuore 2006”, collettiva giovani artisti, sala Dina Orsi).
Per Comma 22 Editore ha pubblicato Kurden People, Premio Komikazen Fumetto di Realtà 2008, tradotto in Francia per L’Agrume Edition, Appennino (2010) e Tutta discesa (2013, il diario disegnato di un viaggio in bicicletta a cavallo dell’Appennino centrale). Esce nel 2015 Capriole, il diario a fumetti della sua infanzia, per la casa editrice Topipittori, collana Gli Anni in Tasca. Nel 2016 per Becco Giallo pubblica L’argine, un graphic novel realizzato a quattro mani con Rocco Lombardi che si ispira alla rete della solidarietà che, nel piccolo paese romagnolo di Cotignola durante la seconda guerra mondiale ha permesso di offrire rifugio e salvezza a ebrei, sfollati e rifugiati politici.
Nel 2011 ha pubblicato la raccolta di disegni Dalle Tane per Giuda Edizioni. Ha partecipato ai progetti La mia valle e Pasubiana, curati da Giulia Mirandola, realizzando la mappa disegnata degli Altipiani Cimbri di Folgaria, Lavarone e Luserna e un libro d’artista sul Monte Pasubio. Ha preso parte al progetto Torino e Le Alpi curato da Stefano Riba, con un lavoro ispirato a un trekking di tre giorni attorno al Monviso. É stata ospite, nel 2013, del Festival di Carnet de voyage di Clermont Ferrand.
Vive con il suo compagno, il disegnatore Rocco Lombardi, su un crinale boscoso dell’Appennino Bolognese. Insieme hanno creato Nomadisegni: laboratori itineranti di fumetto e uno spettacolo di cantastorie per raccontare le storie nascoste dentro al paesaggio. Hanno collaborato, tra gli altri, con il MART di Rovereto e l’Università di Architetture di Firenze. Spesso al sabato dipinge in strada a Bologna, con la sua bicicletta da pittrice e poi la domenica torna in montagna a cantare la Canzoni della Donna Albero.