Massa L., Scuole elementari di Piazza Mazzini

Massa L., Scuole elementari di Piazza Mazzini

 (1893 – 1945) - Piazza Mazzini

Prima di allora si andava a scuola nella Casa della Comunità. La prima scuola pubblica fu approvata dal Marchese Francesco D’Este nel 1553. Nel 1700 fu aggiunto un secondo maestro, nel 1800 pure le scuole raddoppiarono: in una si insegnavano scrittura, conteggio e lingua latina, nell’altra umanità e retorica. A quel tempo dalla residenza comunale le scuole passarono al Convento dei Carmelitani ma una vera e propria sistemazione le scuole l’ottennero solo nel 1893 quando si costruì un nuovo edificio.

La prima delibera del Consiglio comunale di Massa Lombarda per la costruzione delle nuove scuole è del 1878. Anche a quei tempi politica e burocrazia istituzionale non erano rapide. Infatti bisognò attendere il settembre del 1890 e l’insediamento della nuova giunta comunale presieduta dal sindaco Emilio Roli (sostenuta da una larga maggioranza di moderati, democratici, socialisti e repubblicani) perché venisse deliberato un prestito di 90.000 lire con la Cassa Depositi e Prestiti. Questa vasta ma litigiosa maggioranza andò presto in crisi. Nel 1892, prima delle dimissioni, la giunta comunale riuscì comunque ad approvare definitivamente il mutuo per la costruzione delle scuole elementari “onde non ritardare un lavoro che ridonda a totale beneficio degli operai del comune”. Come tutti i lavori pubblici – fosse la costruzione delle ferrovie, le bonifiche o anche solo la neve da spalare – queste opere andavano ad alleviare una cronica disoccupazione che teneva le classi subalterne in una condizione di estrema povertà, in particolare nei mesi invernali. La costruzione delle nuove scuole fu una boccata d’ossigeno per la cooperativa dei muratori massesi, a cui furono affidati i lavori, ma anche per gli artigiani, come fabbri ferrai e falegnami. I lavori iniziarono nell’estate del 1892, il nuovo edificio scolastico fu pronto per l’anno scolastico 1893-94.

Una collocazione più centrale non poteva essere trovata, fu infatti scelta un’area che sorgeva tra la piazza centrale del Municipio, allora Piazza Vittorio Emanuele II, e il Foro Boario sul quale da pochi anni si affacciava la stazione delle prime due linee ferroviarie che toccavano Massa Lombarda, inaugurate rispettivamente nel 1887 e nel 1888. L’edificio si componeva di due corpi collegati tra di loro, uno riservato ai maschi ed uno alle femmine. L’impianto di riscaldamento era centralizzato e dotato di “caloriferi”, ma non sempre funzionavano alla perfezione, come segnala il maestro Luigi Quadri il 13 dicembre del 1900: “Bello, gelo. E la scuola di 4a e 5a è senza stufa!”.

Nelle altre scuole elementari della campagna, quelle di Villa Serraglio, dell’Oppio e della Zeppa, andava ancora peggio e per scaldarsi gli alunni dovevano portarsi un fascio di legna da casa.

Quelle sorte nella piazza che sarà intitolata a Giuseppe Mazzini, più popolarmente detta Piazza del Mercato, furono le scuole dove insegnarono maestri passati alla storia e ai cartelli stradali, come Luigi Quadri, Tebaldo Marchetti e Giulio Zaganelli, insegnanti spesso impegnati anche politicamente e non di rado in polemica tra di loro e con il Comune di cui erano dipendenti.

L’edificio delle scuole elementari non riuscì ad uscire indenne dalle bombe della Seconda Guerra Mondiale. Il giorno fatale fu il 9 aprile del 1945, quattro giorni prima della Liberazione. Quel giorno formazioni di bombardieri quadrimotori pesanti del tipo “Liberator” fecero 1.200 voli sganciando circa 5.000 bombe e 150.000 spezzoni. Dopo di loro toccò ai bombardieri “Thunderbomber” completare l’opera. Bilancio della giornata: 18 morti, 20 feriti tra la popolazione civile, una ventina di morti tra i tedeschi, molti fabbricati distrutti tra cui l’edificio delle scuole elementari, ridotto ad un cumulo di macerie. La scuola inaugurata nel 1893 non c’era più.

Mario Montanari

 

Fonti
Luigi Quadri, Memorie per la storia di Massa Lombarda dal 1796 al 1861 raccolte dal maestro Luigi Quadri, 1916;
Mario Montanari, Massa Antica, supplemento al “Giornale di massa”, 1981;
Gastone Marri, I bombardamenti su Massa Lombarda, “Giornale di massa”, maggio/giugno 1981;
Mario Montanari (a cura di), Passeggiavano col nastrino rosso. Le vicende di una città di periferia dal 1861 al 1905 nelle cronache e nei diari del maestro Luigi Quadri, Faenza, Litografie Artistiche Faentine, supplemento al n.12 del “Giornale di massa”, 1986;
Mauro Remondini, Il paese della frutta. Dai borghesi illuminati al primo sindaco socialista. Massa Lombarda 1860-1918, Lugo, Walberti, 2011.