Ricci Virgilio

Ricci Virgilio

Lugo 29 settembre 1894 - Lugo 2 novembre 1963

Pittore, decoratore e ceramista nato a Lugo il 29 settembre 1894., Virgilio Ricci frequenta l'Accademia di Belle Arti di Ravenna dove nel 1916 consegue l'abilitazione all'insegnamento del disegno nelle scuole secondarie: ha seguito però anche i corsi di decorazione e di architettura. Esordisce con alcuni paesaggi divisionisti. Il suo transito attraverso il futurismo si verifica verso i vent'anni d'età: è una breve esperienza testimoniata sostanzialmente dai disegni che nel settembre del 1917 appaiono nella Esposizione interregionale d'arte di Lugo. Tra le sei opere esposte spiccano tre lavori di tipologia futurista, i disegni Scomposizione d'oggetti, Scomposizione lineare d'oggetti e Ritmo dinamico di piedi in movimento. Le opere sono firmate con un grafismo che sovrasta la data e che ricorda la radice quadrata. Una notevole prova di scomposizione della figura umana è il disegno a matita Bevitore del 1917. Opere simili sono realizzate negli anni successivi.

La scomposizione dinamica dell'immagine mostra che l'adesione futurista di Ricci si attua con lo sguardo rivolto alla lezione boccioniana (e su influenza dello stile di Giannetto Malmerendi). Ricci è stato collocato in quella tarda permanenza di dinamismo boccioniano che, verificatasi verso il 1916-1918 e rappresentata in particolare da un humus che si raccoglie a Firenze attorno alla rivista "L'Italia Futurista" di Corra, Ginna e Settimelli, si contrappone alla novità della ricerca astrattiva avviata nel 1915 da Balla e Depero.

Nel settembre 1919 Virgilio Ricci e Domenico fanno esplodere un caso cittadino che testimonia del fermento futurista in atto. Stava iniziando a Lugo la stagione lirica quando tra i due pittori e l’amministrazione comunale scoppia una violenta diatriba. I pittori dovevano approntare un fondale per il palcoscenico del teatro: il Comune reclamava che fosse intonato allo stile della platea, disegnata dal celebre architetto bolognese Antonio Galli (Bibiena) mentre Ricci e Pasi pensavano a una composizione di fantasia. Il diverbio tiene banco sulla stampa locale con botte e risposte. Del 20 settembre 1919 è un volantino intitolato “Ad un sindaco insolente” nel quale i due attaccano il sindaco con rabbia “futurista”. Uno storico locale ricompose la questione dimostrando che la struttura del Bibiena era in realtà un rifacimento di primo Ottocento.

Nel 1923 Giovan Battista Benini fonda il periodico lughese "La Cavalcata. Rassegna quindicinale di letteratura e d'arte", nucleo di aggregazione di molti nomi del futurismo lughese. Redattore è Leo Valli e amministratore responsabile Virgilio Ricci. La rivista è illustrata con disegni e xilografie di Virgilio Ricci, Giulio Ricci, Nino Pasi, Giovanni Minguzzi, Giannetto Malmerendi, Francesco Lo Presti. A Lugo escono 16 numeri, dal febbraio 1923 al gennaio 1924, poi il periodico passa a Modena e Roma, dove esce l'ultimo fascicolo del luglio-agosto 1925.

L'ultima testimonianza della sua passione futurista risale alla metà degli anni Trenta allorché, in vista del matrimonio che contrasse nel gennaio 1935 con una maestra lughese, decorò gli ambienti della loro casa. Ricci è uno dei pochi futuristi ad aver decorato l'intera sua abitazione, forse il solo esempio di decoro civile nello stile dell'avanguardia dopo quello di casa Balla.

Virgilio Ricci scompare a Lugo il 2 novembre 1963.