Varoli Luigi, Medaglioni Teatro Goldoni

Luigi Varoli, Medaglioni Teatro Goldoni

Bagnacavallo, cinque medaglioni in ceramica realizzati negli anni '30 del novecento

Indirizzo:                           Bagnacavallo, Piazza della Libertà n.18-21
Sito Collocazione:               nella parte superiore della facciata del Teatro Goldoni
Produzione:                        Bottega Caravita di Bagnacavallo
Data realizzazione:             anni '30 del novecento
Data collocazione:              inizio del 2017
Materiali:                           ceramica smaltata
Artista                               Luigi Varoli
Resp.della conservazione:   Comune di Bagnacavallo
Stato di conservazione:       buono
 
 

Nel 2017 hanno finalmente trovato collocazione al Goldoni di Bagnacavallo, per la cui facciata erano stati concepiti, i cinque medaglioni in ceramica realizzati negli anni Trenta del secolo scorso e raffiguranti cinque celebri personaggi della musica e del teatro: Alfredo Catalani, Carlo Goldoni, Niccolò Paganini, Giuseppe Verdi e Richard Wagner. Ciò grazie al locale Lions Club che li ha acquistati dall'ultimo proprietario per donarli al teatro Goldoni che si è poi occupato del restauro. I cinque alloggiamenti della facciata, rimasti sempre vuoti, erano stati realizzati per ospitare altrettanti medaglioni, raffiguranti Vittorio Alfieri, Carlo Goldoni, Pietro Metastasio, Gioacchino Rossini e Salvatore Viganò. Ma attorno al 1840, verso la fine dei lavori di costruzione del teatro terminarono anche i fondi e la facciata non venne mai intonacata né i medaglioni realizzati. L'idea venne ripresa dal podestà di Bagnacavallo che attorno agli anni trenta del secolo successivo commissionò i medaglioni alla locale Bottega Caravita, dove lavorava Luigi Varoli, modificando i personaggi da effigiare ad esclusione di Goldoni. Varoli realizzò i medaglioni, che però non vennero mai ritirati dal committente. Dopo oltre ottant'anni e dopo essere passati di mano in mano, i medaglioni una volta restaurati sono stati collocati nel luogo per cui erano stati originariamente concepiti.

(Fonte: www.ravennatoday.it)

 
 

Cenni sull'autore
Formatosi nel mondo dell’artigianato come apprendista decoratore di stoviglie, Luigi Varoli intraprende studi di carattere artistico nelle scuole comunali di disegno di Cotignola e di Lugo per poi frequentare l’Accademia di Belle Arti di Ravenna dove ottiene, nel 1920, il diploma di insegnamento del disegno nelle scuole medie. Si trasferisce a Roma per seguire il corso libero di pittura al Regio Istituto Superiore di Belle Arti. Conosce Armando Spadini che lo introduce nell’ambiente artistico e letterario del Caffè Aragno. Nel 1922 è di nuovo a Cotignola, dove rimarrà per il resto della sua vita. Gli anni Venti e Trenta sono prolifici per attività, opere e mostre. Espone a Ravenna (1926), Cervia (1928) e Imola (1928), opera in pittura e in scultura (anche in ceramica), conosce, tramite Francesco Balilla Pratella, Fortunato Depero e si diploma in contrabbasso alla Regia Accademia Filarmonica di Bologna (1931). Dal 1922-23 inizia ad insegnare presso la Scuola di Arti e Mestieri di Cotignola e la Scuola di Disegno di Massa Lombarda. Con la scuola, dove si formeranno futuri artisti come Folli, Panighi, Ruffini e Giangrandi, solo per citarne alcuni, e con la città di Cotignola il rapporto diventa simbiotico. Qui lavorerà, insegnerà e si dedicherà attivamente alla vita cittadina anche impegnandosi nella realizzazione di opere in cartapesta per le feste folkloristiche. Nel 1949 viene nominato insegnante di Figura disegnata e Anatomia artistica presso il Liceo Artistico di Ravenna. Artista politecnico, Varoli è stato scultore, pittore e ha fornito disegni per opere in ferro battuto e ceramica.

(Fonte: www.arteromagna.it)

 

Presentazione dei cinque medaglioni nella Sala Oriani del convento di San Francesco.