Ditale (il)

Il ditale

Indovinello popolare raccolto da Luigi Caravita (Indovinelli di tutte le fatta)

 

A i ho un busanen znen znen
u m'uvreb un caviulen:
a n'l'uvreb za nè d'óium e nè d'siv,
ma propi d'chéran d'viv.

Ho un bucherellino piccolo piccolo,
mi vorrebbe un cavicchiolino (*):
non lo vorrei già né d'olmo né di siepe,
ma proprio di carne di vivo.

(*) Legnetto rotondo piantato su una parete per appendervi oggetti.

 

Tratto da:
Giuseppe Bellosi, "Sotto mentite spoglie. Indovinelli romagnoli inediti del XVIII e XIX secolo", Maggioli Editore, Rimini, 1988