3.07_Madonna del Monticino di Brisighella

Madonna del Monticino di Brisighella

Il culto nasce da un’edicola posta su una strada d’ingresso delle mura di Brisighella nel XVII sec.

 

[1] Il culto nasce da un’edicola posta su una strada d’ingresso delle mura di Brisighella nel XVII secolo, l’oggi scomparsa Porta Bonfante. La targa di Madonna con Bambino che racchiudeva vantava poteri miracolosi, generando l’attenzione degli abitanti. Per questo motivo l’8 settembre 1662, giorno dell’anno in cui tuttora se ne celebra la festività, venne ricollocata in un piccolissimo oratorio appositamente costruito nelle vicinanze. Il colle, chiamato fino a quel momento “Cozzolo” o “Calvario” fu ribattezzato “il Monticino”. Nel 1759 al posto della piccola cappella venne inaugurato un vero e proprio santuario, e qui l’immagine fu solennemente incoronata.

La tipologia d’immagine, una Madonna a mezzobusto che con la destra tiene in piedi il Bambino mentre con la sinistra lo abbraccia, è tutt’ora molto diffusa in ambito emiliano-romagnolo, e se ne conoscono numerose varianti sempre sullo stesso modello, ma con nomi differenti: Madonna del Conforto nella Chiesa dei Cappuccini a Imola; Madonna della Consolazione a Rocca delle Caminate; Madonna delle Grazie a Tredozio; Madonna della Provvidenza o “Marconcina” a Imola; B.Vergine Auxilium Cristianorum a Castel d’Aiano; Beata Vergine della Salute a Solarolo; Beata Vergine del Soccorso a Bagnara di Romagna e infine Beata Vergine di Sulo a Filetto. [2]

 

[1] Sulla Madonna del Monticino di Brisighella: P.Alpi, L.Malpezzi, Il santuario del Monticino in Brisighella. Cenni storici-preghiere, Faenza 1996; A.Pompignoli, La Madonna del Monticino, Imola 1996; B.Venturi, Edicole e immagini devozionali tra realtà storia e tradizione, (a cura di) E.Morigi, B.Venturi, Edicole devozionali del territorio ravennate. Comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Ravenna e Russi, Longo Editore, Ravenna 2004, pp.44-45

[2] B. Venturi, Edicole e immagini…, cit., p.45

 

Ilaria Danesi