A sera in chêsa meia ch'a pasigeva,
gli amanti miei mi veniva d'intorno;
la chêsa la scapè fura dla fnestra,
me armegn in parson fura di chesa.
Ero in casa mia che passeggiavo,
gli amanti miei mi giravano attorno;
la casa scappò fuori della finestra,
io rimango in prigione fuori di casa.
Tratto da:
Giuseppe Bellosi, Sotto mentite spoglie. Indovinelli romagnoli inediti del XVIII e XIX secolo, Maggioli Editore, Rimini, 1988