Ho da viver sepolto e non son morto,
viver deggo pria d'esser nato;
non mangio, mi nutro e mi conforto,
< e con la bocca altrui prendo il mio fiato; >
spoglie non mie per difesa io porto,
onde sempre son nudo e sempre armato;
sol mi sente palese ove mi nascondo,
nè mai fui tra i viventi e sono al mondo.
Tratto da:
Giuseppe Bellosi, Sotto mentite spoglie. Indovinelli romagnoli inediti del XVIII e XIX secolo, Maggioli Editore, Rimini, 1988